lunedì 1 giugno 2009

JACKIE ONASSIS CI VEDE DI NUOVO!


La mia ragazza oggi si è coperta gli occhi tutto il giorno con grossi occhiali scuri, per mascherare due grosse pupille azzurre gonfie come dopo un incontro di boxe, rosse come dopo una notte intera in piscina. Belle. Belle d'una bellezza assai rara, mista a una gioia interiore sfocata, difficile da carpire nella sua totalità. Una bellezza strana, di significati e emozioni. Era una bambina molto calma. Calmissima, con un numero impressionante di riccioli e due fondi di bottiglia appesi al naso. Pesanti e dolci. Poi le lenti. La mattina, la sera. Mai per più di 18 ore. E il liquido, e il mare a metà. Ancora, dov'è la lente? Dov'è finita? E' un paradosso. Provate a immaginare. Vi è mai capitato di aiutare una persona a ritrovare una lente caduta per terra o in un lavandino? Una cosa assolutamente trasparente. Un cm di diametro di nullità. Ecco, adesso girate la prospettiva sulla persona che ha perso la lente. Nel nostro caso una splendida fanciulla -7,5/10 da un lato e -8,5/10 dall'altro. Senza quelle piccole, costose, circonferenze di plastica praticamente cieca. Quasi vent'anni così. E adesso - dopo venti minuti di affettare cornee e varie scalpellate di aggiustamento a suon di laser - eccola qui, con i suoi due nuovi occhi lucenti. Splendidi come sempre, belli come mai.

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