sabato 20 novembre 2010

La macchina del fango investe Saviano

Ho avuto il piacere di essere fra i 9 milioni circa di italiani che hanno seguito la prima puntata di Vieni Via Con Me, programma firmato Roberto Saviano e Fabio Fazio al centro di recente di numerose polemiche. Particolarmente interessante la teoria della macchina del fango illustrata da Saviano: un vero e proprio metodo, testato e consolidato, attraverso il quale eliminare o rendere inoffensivi rivali politici o di altro tipo.
La cosa curiosa è che sembra proprio che la stessa macchina del fango si sia un po' offesa e stia cercando di vendicarsi sul povero Roberto... Il pretesto viene dato da Saviano stesso: "la 'ndrangheta al nord fa affari con la Lega", sentenzia il giornalista. Apriti cielo. Non l'avesse mai detto. La Santa Lega che combatteva contro la legge sul confino può mai essere collusa localmente con le 'ndrine settentrionali e in generale con la criminalità organizzata?? L'atteggiamento di alcuni opinionisti, sui media, è simile a quello di un patriarca al quale viene detto che Mosé non è mai esistito. Blasfemia a tutti gli effetti. Non mi interessa entrare nel merito - non è questo l'obiettivo di questo post - ma sinceramente una reazione d'istinto che rifiuti la possibilità di una Lega collusa con la mafia è piuttosto fuori luogo. E sì perché se si considera che molte aree del nord (piemonte e lombardia in primis) sono penetrate in certi casi anche totalmente da famiglie locali legate a Camorra, 'Ndrangheta o Mafia. Ed è un fatto che la criminalità organizzata non ha ideali politici: come spiegava bene Falcone le mafie hanno un unico approccio che è quello funzionalistico. Vale a dire che la mafia mira a fare affari con chiunque le permetta di fare affari. In molti comuni del Nord l'interlocutore politico è inevitabilmente "verde" e quindi è del tutto naturale che vi siano contatti tra affiliati e amministratori leghisti così come è ragionevolmente accettabile l'idea che molti di questi contatti sfocino in collusioni criminali ai danni dei cittadini.

Ma non importa. E' il pretesto. Il mondo politico non si lascia scappare l'occasione. Bossi e i suoi sono comprensibilmente avvelenati. Ma ecco che si accodano subito Libero e il Giornale e ne approfittano per sdoganare anche Dell'Utri: non è più Saviano contro la Lega. Adesso è il "solito giornalismo di sinistra" contro "il centrodestra". Come se in questo paese esistesse una cosa vicina al giornalismo - quello vero - o qualcosa di simile al concetto - democratico - di centrodestra.

In questa pagina troverete qualche link che ho collezionato qua e là come esempi del fango che si cerca di buttare su Roberto. E' una pagina che aggiornerò nelle prossime settimane... Per queste persone non conta nulla il fatto che ci sia stata per la prima volta un'azione culturale forte a danno delle fondamenta sociologiche delle mafie e che principale promotore di quest'azione sia stato proprio il discusso "Gomorra". Non conta nulla il fatto che Roberto viva sotto protezione con pochissimi momenti di libertà (nel vero senso del termine) oltre alle occasioni di confronto con studenti o la partecipazione a eventi televisivi. No. Conta che Saviano con il suo libro e la sua "retorica" si è "fatto i soldi", che "buttando merda sulla sua città natale" è diventato qualcuno. Il presidente del consiglio comunale giovani di Orte si lancia addirittura in uno spettacolare "di pallottole te dovrebbero ubriacà"...
Un traditore insomma. Uno che molti muoiono dalla voglia di mettere "fuori uso" distruggendo la sua reputazione. Teniamo monitorata la situazione.

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