domenica 19 febbraio 2012

Cos'è il blues?


Il blues non lo spieghi.
Se qualcuno esordisce come fece una sera Hoowlin' Wolf molti anni fa, dicendo. "Ti dirò io che cos'è il blues" non ascoltarlo. Niente di quello che dirà sarà mai totalmente vero. Potrà aiutarti a capire, forse. Ma non potrà spiegartelo fino in fondo.

Ci sono cose, poche cose, che non possono essere spiegate e il blues è una di queste. Non è un oggetto, non è qualcosa di tangibile. Non si esaurisce in uno stato d'animo. Gli stati d'animo, le emozioni, quelli più o meno puoi inquadrarli, li puoi incasellare nella mente. Se sei innamorato impari a riconoscerlo, sai cosa provi e cosa puoi aspettarti di provare. Se sei triste sai cosa significa essere tristi. La depressione, l'euforia, la noia. Tutte cose che tutto sommato potresti descrivere. Il blues è qualcosa di mille volte più complesso.

Tecnicamente è un genere musicale. Questo è un aspetto che con un minimo sforzo possiamo cogliere. E' la successione di tre livelli di armonia che conservano la medesima distanza in frequenza. Solitamente in Mi maggiore, spesso in Sol. 12 misure e un rientro. Tuttavia nessuna competenza musicale e nessun conservatorio potrà mai rispondere realmente alla domanda "che cos'è il blues?". Sì, perché il problema è che da questo semplice schema musicale nasce un universo destinato a divorare fette di nulla e non ci è dato sapere quando questa cosa finirà.

Da quando esiste, per quanto ne so, il blues non ha mai smesso di rinascere.  Ecco perché non credo si possa dire che il blues sia stato inventato, e perché piuttosto credo che si sia rivelato. Come si rivela un pozzo di petrolio sotto metri di pietra e metallo, come scopriamo in noi un istinto primordiale o come si palesa un'indicazione divina.

Nella sua concezione più ampia il blues ha a che fare con la tristezza d'animo. Potrebbe anche essere vero. Ma come si spiega allora che chi suona o chi ascolta blues, nel momento in cui lo fa, prova un senso di liberazione e di estraneazione dal resto delle cose che non gli dà il tempo di percepire nulla, figuriamoci la tristezza?

Certo qualcuno potrebbe rispondere che il blues, come ogni forma d'espressione artistica, è un meccanismo esorcista. Serve a placare qualcosa. Nel caso del blues però, serve a placare il blues. Malattia e medicina, allo stesso tempo. Non è un caso se questa tristezza, questo senso di angoscia, non sembra mai totale e evidente. Spesso addirittura si nasconde come polvere sotto un brioso tappeto di ritmi e melodie, entra nei polmoni senza che ce ne rendiamo conto. E' il caso, ad esempio, del bluegrass, del country blues. Più spesso avviene l'opposto: è la stessa malinconia a regalarci più o meno consapevolmente una sensazione di compiacimento. Insomma una cosa è certa: definire il blues partendo da concetti emotivi come angoscia, mal d'animo e sentimenti simili significa rinunciare a cogliere l'incredibile complessità del fenomeno.

Se lo guardiamo con occhi scientifici, il blues è un istinto. Un qualcosa in grado di conversare con le parti più profonde del nostro Io. Qualcuno lo sente più forte di altri, ma non ho mai conosciuto nessuno che di fronte al blues non si sia fermato e non abbia smesso di palare. Come il canto di una sirena. Quel divario tonale, quel cocktail di accordi sempre uguali, sono un linguaggio che ogni uomo, misteriosamente, comprende. Se suoni punk, musica classica, un pezzo reggae... beh allora ci sarà sempre una parte del pianeta in cui la gente ti ascolterà mormorando, con uno sguardo stranito. Con il blues, statene pur certi, questo non succederà.

Sì, il blues è il sogno di molti linguisti, un codice universale. Solo che le sue parole non hanno un significato. Non serve. Non servono parole. Come se il flusso sonoro del blues dicesse già tutto quello che serve dire. Per tutto questo ho smesso di chiedermi cosa sia il blues, preferendo abbandonarmi a lui. Qualcosa di molto simile a una fede religiosa, senza però alcuna ambizione ultraterrena.
Mi basta sapere che esiste.



Di seguito ho elencato una serie di articoli interessanti sul blues, sono di vario tipo: alcuni molto tecnici, altri storico-culturali, altri ancora, molto semplici e immediati, forniscono descrizioni di questo fenomeno più generiche.

Video-storia del blues- Molto esaustiva e ben fatta

Uno sguardo d'insieme

Il germe storico del sentimento "blue": la schiavitù

Un brano che in modo fantastico rende evidenti i legami del blues con la musica dell'africa nord-occidentale di cui è il prodotto. 

Definizione tecnica della "blue note"

Approfondimento tecnico del valore del blues

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